Marco Coslovich.

Marco Coslovich, nato nel 1954 a Cittanova (d’Istria), ex insegnante, é uno storico e un documentarista. Ha pubblicato molteplici saggi. Tra i più noti: “I percorsi della sopravvivenza”; “Storia di Savina”; “Racconti dal Lager” (tutti editi da Mursia editore), inoltre: “Giovanni Palatucci. Una giusta memoria” e “I am counting on you, on everyone…, Eight Letters from Fossoli 1944, (Gemma Servadio)”, nonché i video: “Gli anni negati”; “F.K.L.”; “Mauthausen: il neonauta”; “Un fragile asilo” e “9 su dodici”. Ha raccolto oltre 150 testimonianze di sopravvissuti ai lager confluite nel fondo: “L’ultimo appello”, depositato al museo di Dachau nel 2012.  

“Italiani in Zona B” riguarda la storia di una famiglia italiana nella prima metà del Novecento che si snoda lungo i confini orientali. Guerra mondiale, repressione fascista, deportazioni naziste, lotta di liberazione, persecuzione comunista ed esodo, costituiscono la terribile cornice che vede gli italiani dell’Istria e della Dalmazia vittime e combattenti.

La “Zona A” (Trieste) e la “Zona B” (Pola) furono istituite nel 1945 da Tito e dal generale britannico Harold Alexander. Con la pace di Parigi (1947) le due zone furono ridimensionate e solo con il trattato di Osimo (1975) furono definitivamente eliminate. Gli italiani della ex Zona B persero anche l’ultimo contatto con la madrepatria. Cittanova, città natale dell’autore, si trovava lungo il confine estremo della Zona B.

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